Questo è il lavoro che abbiamo fatto a lezione, con le soluzioni "in nero".
Ascoltalo, prova a ricordare le parole o frasi italiane da solo, e controlla selezionando con il mouse la cella con la soluzione italiana.
Dopo... | In spagnolo diresti... | In italiano si dice... | Commento | ||
Ora facciamo una breve pausa, e poi... | Volvemos (a empezar) | 1. Ricominciamo! | Si può aggiungere “ri-“ a qualsiasi verbo per sostituire “volver a + infinitivo”, che non si usa normalmente in italiano. | ||
(...di seguito...) | ¡Enhorabuena! | 2. complimenti! | Significa “cumplidos”, si dice quando si parla di un “logro”, e non di un evento. Cioè: per un compleanno, o per Natale, si dice “Auguri”. Invece, se si trova un lavoro o si passa un esame... | ||
(...di seguito...) | ¡Sois buenísimos! | 3. |
Siete
bravissimi!
|
“buono” in italiano si usa solo per i sapori e per i caratteri delle persone (il buono del film...). Quando si parla dell’abilità di una persona, si usa... (in superlativo) | |
questa canzone, | la que dice... | 4. |
quella
che fa
|
“Quella”
si usa con valore di “la (pronome)”.
Si usa “fa”
invece di “dice”.
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mi piace moltissimo. | ...es realmente buena | 5. |
È
veramente bella!
|
“Realmente” esiste in italiano, ma non si usa normalmente in questo tipo di frase colloquiale. | |
è mia. | yo la escribí | 6. |
L’ho
scritta io.
|
Esempio
di accordo del participio con l’oggetto diretto (un argomento
che studierari nei prossimi corsi). Il passato prossimo (yo
la he escrito) si usa quasi sempre invece del passato
remoto (yo la escribí), quando si parla.
-L’- sta
per “la” (canzone), ma si apostrofa con “ho” (L’ho).
Dato che si “perde” la vocale (a), si accorda il participio
passato, che “riprende” quella “a”.
|
|
(...di seguito...) | ¿De verdad? | 7. |
Davvero?
|
Si scrive come una sola parola, raddoppiando la consonante (come succede spesso in italiano: oppure, ebbene, appunto... :-) | |
Beh, sì. | Así que... | 8. |
Così...
|
“Cosicché”, in italiano, esiste, ma è arcaico. | |
...e scrivi canzoni. | ¡En efecto! | 9. |
Esatto!
|
In spagnolo si può dire “¡Exacto!”, ma ti faccio notare come si scrive e pronuncia in italiano, e il fatto che può servire per dire “¡En efecto!”, dato che in questo caso l’espressione più simile in italiano, “infatti”, non sarebbe altrettanto naturale. “Infatti” si usa di più come introduzione a una dimostrazione che come una conferma. | |
wow! | En realidad / La verdad es que... | 10. |
Veramente,
io e i miei compagni...
|
Anche se si capisce bene, abituati al suono... e usala se ti viene in mente “la verdad es que”, che in italiano si può usare (“la verità è che”), ma è meno naturale e frequente, e sicuramente meno bella :-) | |
ma con le canzoni pop è più facile... | tener contratos. | 11. |
avere
dei contratti.
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... significa “unos”. Anche se non è indispensabile, in italiano si usa (in spagnolo suona strano “tener unos contratos”). | |
Musica... “jazz”! - Hmmm... | Bueno, ¿porqué (pones) esa cara? | 12. |
Beh,
perché quella faccia?
|
Simpatica espressione, che serve per ricordare che “faccia” significa “cara (rostro)”... | |
No, niente... | El jazz “no es que en realidad me vuelva loca” | 13. |
è
che il jazz non mi fa proprio impazzire
|
Pazzo
= loco. ... = enloquecer.
... = nel
suo significato di “realmente”, smorza la forza
dell’affermazione precedente.
|
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...io non amo ballare. | En todo caso... | 14. |
Comunque,
|
Parola che serve per cambiare discorso, in questo caso. | |
Euridice? | ¡Qué nombre tan raro! | 15. |
Che
strano nome!
|
“raro”
in italiano ha solo il significato di “poco frequente”. In
questo caso, devi usare...
Fai
attenzione all’ordine delle parole!
|
|
lo so... | Todo el mundo dice lo mismo. | 16. |
...dicono
tutti cosí.
|
“todo
el mundo” non si può tradurre direttamente.
Anche se
Euridice potrebbe aver detto “dicono tutti lo stesso” o,
ancora meglio, “dicono tutti la stessa cosa”, Euridice usa
un’espressione molto tipicamente italiana.
|
|
Senti, Euridice, tu che fai, | ¿Tú también tocas? | 17. |
suoni
anche tu?
|
Per gli strumenti musicali, si usa “...” e non “toccare”. Fai attenzione all’ordine delle parole! | |
No, no, io lavoro in un circo. | “¡No me digas!” | 18. |
Ma
dai!
|
Assapora quest’espressione, così tipicamente italiana... :-) | |
Davvero! | Estoy haciendo un taller para ser acróbata. | 19. |
Sto
facendo uno “stage” per diventare acrobata.
|
Uno
“stage”: corso, workshop (ma non “taller”, normalmente),
significa anche “prácticas”. Una parola ormai
internazionale che troverai spesso nella tua vita universitaria e
lavorativa.
Ricorda il
significato del verbo “diventare”.
|
|
Sto imparando a camminare... | ...en la cuerda floja, a unos tres metros del suelo | 20. |
...sul
filo, a circa tre metri da terra
|
...
= “hilo”, anche se in spagnolo si chiama “cuerda
floja”.
...
= “más o menos”. In spagnolo è nomale usare “unos”,
ma in italiano non si potrrebbe usare qui “dei” o “degli”
(che, come abbiamo visto sarebbe l’equivalente dell’articolo
indeterminativo plurale). Questa parola latina si usa per
indicare quantità approssimative nel linguaggio corrente.
... =
“desde tierra”, indica la distanza. |
|
...terra | ¡Qué increíble! (o similar) | 21. |
Caspita!
|
Esclamazione molto educata che in italiano non è così antiquata come in spagnolo. Si può usare anche “accidenti!”, (che non significa “accidentes” :-) | |
(...di seguito...) | ¡Qué valor! / ¡Qué valentía! | 22. |
Che
coraggio!
|
“coraje”, in italiano, si direbbe “rabbia” o “indignazione”... | |
(...di seguito...) | ¿A qué se debe esta pasión? | 23. |
E
come mai questa passione?
|
...
... = (letteralmente) “como nunca”, ma il significato
non ha niente a che vedere, è solo un’espressione. Equivale a
“perché”, ma indica un interesse più personale.
È
possibile anche in italiano “a cosa si deve questa passione”,
ma è più serio, quasi pomposo. |
|
No... sono troppo pericolose... | para mi gusto | 24. |
per
i miei gusti
|
In italiano deve essere in plurale. | |
E poi ho il contrabbasso, | la moto no me sirve | 25. |
la
moto non va bene
|
Non
sarebe possibile usare in italiano, qui, il verbo “servire”,
che indica o “servire a tavola”, o “hacer falta”.
Es.: Il vino bianco si serve freddo. La macchina non serve, è
vicino, possiamo andare a piedi.
Se vuoi
dire “el ordenador no sirve, está roto”, dovrai
usare: Il computer non funziona, è rotto.
|
|
Vieni, dai, che dobbiamo ricominciare... | ¿Ya te has enamorado? | 26. |
Ti
sei giá innamorato?
|
Esempio di passato con “essere”, e con l’avverbio intercalato. È una struttura molto comune in italiano, come vedremo più avanti. | |
(a continuación) | ¡Mira que estoy celosa! | 27. |
Guarda
che sono gelosa!
|
||
(a continuación) | ¡Voy! | 28. |
Arrivo!
|
Non
diremmo in italiano “Vado!”. Semmai, “Vengo!”
Questo
è perché in italiano si usano “andare” e “venire” in
riferimento all’interlocutore. Quindi, se “vado verso dov’è
l’altra persona”, uso “venire”.
In questo
caso, è stato utilizzato l’equivalente al verbo “llego”,
cosa notevole e diversa dallo spagnolo.
|
|
No, no, è Caterina, la cantante... | Le gusta bromear | 29. |
Le
piace scherzare
|
I “fan”della musica classica riconosceranno nel verbo la parola “scherzo” = “broma” :-) | |
Adesso io devo andare a suonare, ma... | Te apetece que hablemos | 30. |
Ti
va di fare due chiacchiere...
|
Conosci
già la forma corrispondente a “te apetece”.
In
questo caso, osserva che va seguita da un infinito (e non da un
congiuntivo, come in spagnolo).
“chiacchiere”
è un sostantivo, come “charla”.
Caratterizzarla
con “due” è molto frequente, e anche con “quattro” (fare
due passi = pasear, fare quattro salti = bailar...).
In
spagnolo si usa meno, ma probabilmente avrai sentito “te voy
a decir cuatro cosas” o “un par de cosas”.
Quest’ultima esiste anche in italiano:
Un par
de = un paio di. |
|
Mi dispiace, non posso... | en un rato tengo que volver a casa | 31. |
tra
un po’ devo tornare a casa
|
L’espressione
“un rato” in italiano si rende con “un poco”...
“Tra”,
riferito a tempo, significa “dentro de” o “en”. |
|
Che, la vuoi vedere? | ¡Ni de coña! (¡Dios me libre! ¡Válgame Dios!) | 32. |
Per
caritá!
|
Si può dire anche “Neanche per sogno!”, ma è troppo “forte” per il contesto. Stefano non vuole essere antipatico con Euridice... | |
Ma allora, se non puoi stasera... | Quedemos para otro momento | 33. |
facciamo
un’altra volta!
|
Il verbo “fare” si può usare anche come “quedar (con alguien)”. | |
...poi
partiamo.
Allora...
vabbé,
|
Bueno, entonces qué tal si nos vemos... | 34. |
Vabbé,
allora che ne dici se ci vediamo...
|
Forma
simpatica di proporre qualcsa quando pensi che possa “tentare”
l’altra persona.
È
la più simile all’espressione spagnola “¿Qué
tal si”...
Studierai
più avanti il significato di “ne” (che non è “me”,
attenzione!) |
|
Certo! Perfetto! | “Más bien, ¿sabes lo que te digo? Mañana ya está aquí.” | 35. |
Anzi,
sai che ti dico?
Domani
è già qui.
|
Anzi.
Molto difficile da tradurre. L’espressione spagnola “mas
bien” è quella che, secondo me, rende meglio il
significato.
Non
esistendo il “lo neutro”, in italiano (in questo caso)
semplicemente si toglie. L’espressione che usa Stefano è molto
naturale e molto usata.
L’avverbio
“giá” deve essere collocato preferibilmente dopo il verbo
coniugato.
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